La conservazione è una pratica molto antica che nasce quando l'uomo subisce il passaggio da nomade a stanziale. Infatti fino a quel momento non vi era mai stata la necessità di mantenere intatto il proprio cibo, in quanto possiamo dire che l'uomo vivesse alla giornata, nutrendosi di ciò che cacciava, senza considerare il fatto che il giorno successivo sarebbe potuto restare a digiuno. E' quindi con la nascita dei primi villaggi che vengono create le prime tecniche di conservazione alimentare.
Volendoci spingere nel dettaglio andrei ad analizzare questo aspetto all'interno della società Romana.
Naturalmente i trattamenti erano diversi a seconda dei prodotti; quelli della terra, quali legumi e cereali, per esempio, venivano posti in dei contenitori di legno, che prendono il nome di dolia, e dopo di che bastava praticare l'essiccazione oppure mantenerli in luoghi asciutti, per preservarli dall'umidità e dai roditori.
Per quanto riguarda i prodotti liquidi (olio, vino...) venivano utilizzate botti di legno (in particolare in Gallia Cisalpina), che venivano impermeabilizzate attraverso l'utilizzo della pece, ma soprattutto le amphorae, ovvero dei grossi contenitori di terracotta dotati di collo stretto e lungo, che poteva essere chiuso con tappi di terracotta o di sughero.
Volendoci spingere nel dettaglio andrei ad analizzare questo aspetto all'interno della società Romana.
Naturalmente i trattamenti erano diversi a seconda dei prodotti; quelli della terra, quali legumi e cereali, per esempio, venivano posti in dei contenitori di legno, che prendono il nome di dolia, e dopo di che bastava praticare l'essiccazione oppure mantenerli in luoghi asciutti, per preservarli dall'umidità e dai roditori.
Per quanto riguarda i prodotti liquidi (olio, vino...) venivano utilizzate botti di legno (in particolare in Gallia Cisalpina), che venivano impermeabilizzate attraverso l'utilizzo della pece, ma soprattutto le amphorae, ovvero dei grossi contenitori di terracotta dotati di collo stretto e lungo, che poteva essere chiuso con tappi di terracotta o di sughero.
Ortaggi, olive, frutta e pesce venivano conservati al naturale oppure in salamoia, mentre per la carne, ma anche per il pesce, si ricorreva a strumenti quali la salatura e la affumicatura. Si tratta di metodi non tra i più efficaci, in quanto rendevano la carne molto dura, praticamente immangiabile, se non dopo essere stata bollita prima nel latte e poi nell'acqua. A seguito di questi trattamenti la carne veniva riposta in una apposita stanza buia e ben aerata, il carnarium, dove i prodotti affumicati venivano appesi mentre quelli salati venivano sistemati entro giare di terracotta.
dolia
anfore
I link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Dolium (immagine dolia)
https://www.laceramicaantica.org/anfore-eta-romana/ (immagine anfore)
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