venerdì 1 maggio 2020

STEP#12: L'architettura alimentare

Nel medioevo lo sviluppo tecnologico legato alla conservazione alimentare non si riversa nella creazione di nuovi dispositivi quanto nella formazione di ambienti dediti a questo scopo. Nacquero in quel periodo diversi luoghi della casa, ma anche della città, studiati appositamente per conservare determinati cibi. Tra questi troviamo fosse per il grano e neviere. Le fosse da grano non sono altro che una sorta di cisterne presenti nei dintorni della zona abitata e nelle quali si teneva appunto il grano, che doveva approvvigionare l'intera città. Vi consiglio di osservare attentamente l'immagine successiva dove potrete trovarne una descrizione della struttura.

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Le neviere invece nascono dalla necessità di mantenere intatta la neve. Questa risultava molto utile nella conservazione degli alimenti ma anche per rinfrescarsi nei periodi più caldi dell'anno. Queste strutture erano infatti collocate in luoghi esposti a nord, freschi ed umidi, quali sotterranei, grotte, scantinati e fosse, oppure in costruzioni apposite, dove la neve poteva conservarsi per diversi mesi, anche in quelli più caldi. La forma delle neviere poteva cambiare da territorio a territorio, a seconda delle usanze e delle esigenze della gente che abitava quella zona. Inoltre se  la profondità della neviera lo consentiva, si formavano più strati di neve separati da strati di frasche e foglie secche, che avevano funzione isolante. Questo sistema consentiva di mantenere freddo lo strato più profondo, anche quando si estraeva la neve dagli strati più superficiali.


File:Neviera Praglia.jpg - Wikipedia





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